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Notizie dai Gruppi Consiliari - Organi di indirizzo politico amministrativo 2009 - 2014
No all'Italia senza le Province, il commento di Pina Marmo
mercoledì 1 febbraio 2012 by Ufficio Stampa

Il Consiglio Provinciale ha approvato a maggioranza l’odg “No all’Italia senza le Province”. Questa la posizione del Consigliere Pina Marmo (Gruppo Misto). “L’Italia - ha detto Pina Marmo - si trova ad affrontare una gravissima congiuntura economica che impone il taglio drastico delle spese e il ricorso a manovre finanziarie rigorose in grado di reperire risorse per evitare al Paese il rischio del cosiddetto default. Da qualche tempo, e molto spesso strumentalmente, la polemica politica presenta l’abolizione delle Province come la panacea a tutti i mali economici e finanziari del Sistema. Le province sono viste come enti superflui, inutili, inefficienti. “E’necessario e doveroso nei confronti dei cittadini – ha continuato Pina Marmo - fare chiarezza e dire la verità in relazione all’incidenza delle Province sulla spesa pubblica complessiva del Paese e, per contro, sui vantaggi e le garanzie che le Province offrono al territorio e alle Comunità. Le Province rappresentano appena l’1,35% della spesa pubblica. Non è certamente nelle Province che si annidano i costi e le caste di un Paese che, invece, deve guardare altrove per scovare sprechi e sperperi”.“A parte le eccezioni di costituzionalità che solleva la recente norma finanziaria, approvata con la conversione in legge 201/11, e che pure sono rilevanti, - - ha specificato Pina Marmo - va fatto notare che il ridimensionamento delle Province, prologo alla loro progressiva scomparsa, priva il territorio di una istituzione in grado di far dialogare tutti i soggetti del territorio stesso su un piano di uguaglianza, rappresentando nel contempo una forma di tutela per le realtà più piccole. I fautori e i sostenitori della soppressione, sembrano ignorare le funzioni fondamentali intestate alle Province e che riguardano istruzione, viabilità, trasporti, ambiente, turismo, formazione professionale, protezione civile, assetto del territorio e disciplina urbanistica”.“Come giustamente riportato nelle note informative dell’UPI (Unione Province Italiane), - ha ripreso Pina Marmo - le Province sono l’istituzione su cui è costruita l’identità del nostro Paese. La nostra stessa cultura, la letteratura, il nostro cinema, l’arte, hanno attinto alla provincia per raccontare le diversità che insieme fanno la ricchezza dell’Italia. Non va, poi, dimenticato il valore irrinunciabile delle politiche di prossimità che le Province incarnano in maniera esemplare né è da trascurare il rischio assai concreto della perdita dei posti di lavoro o della precarizzazione dei dipendenti”. “A mio parere, - ha ribadito Pian Marmo - le Province non vanno né ridimensionate né tanto meno eliminate. Alle Province, invece, vanno delegate altre e nuove competenze come per esempio quella sui beni culturali e sullo sfruttamento delle energie rinnovabili che possono essere di volano alle economie territoriali e garantire maggiore occupazione e maggiore benessere nell’ottica dello sviluppo sostenibile. E’ questa la direzione che bisogna intraprendere per essere ancora più vicini ai cittadini e attuare quei principi di solidarietà e di coesione sociale di cui le Comunità hanno, oggi più che mai, impellente bisogno”.“Coerentemente con il mio ruolo istituzionale e fermamente convinta dell’importanza politica e amministrativa delle Province – ha concluso Pina Marmo – dico no ad un’Italia senza le Province”.